Fare arte è dare corpo a un pensiero mediante il lavoro delle mani. Al principio, la tessitura degli arazzi, ha accesa in me la passione: le dita, toccano, accarezzano, tendono i fili, in un dialogo continuo con i diversi materiali. Attraverso le mani il sentire entra nell’atto creativo; lo spazio e il tempo prendono realtà tangibile; nell’ordito progetti e meditazioni coagulano.
Tuttavia non mi bastava: sentivo la necessità di fissare i sentimenti e le emozioni che le persone lasciano su di noi. Ho esplorato allora la pittura del ritratto, cercando di svelare attraverso gli sguardi la tonalità emotiva che da essi traspariva. Ma il bisogno di superare la rigidità della forma e i confini dell’interpretazione mi hanno portata a fondere le due esperienze e, attraverso le mani, ancora le mani a sperimentare e plasmare instancabilmente nuovi materiali.

Diana Giudici
Vive e lavora a Istia D’Ombrone (GR)
Vicolo di Piazza, 5
328/8009429
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